Pubblicato in data: 06/01/2021
Nella mia giovinezza erano popolari i cine panettoni, niente da ridire per carità, ma quando quest’anno ho rivisto la vita è meravigliosa, beh è tutta un’altra storia e sinceramente non credo meritano di appartenere alla stessa categoria. E’ un film del 1946 di Frank Capra, con attori protagonisti James Stewart e Donna Read, e poi lui l’Angelo il fantastico Henry Travers, una potenza. Non è mia intenzione raccontare il film quello andatevelo a vedere da soli se non l’avete ancora fatto, ma fatelo vale davvero la pena. Voglio parlare Invece di Alcune riflessioni che mi sono venute mentre lo guardano. La prima cara che colpisce sono i titoli d’apertura e chiusura, sono quasi commoventi, sembrano dei cartelloni fatti alle elementari per il saggio di danza, ma era il 1946 e il cinema era proprio un bimbo delle elementari, almeno per gli effetti. Poi colpisce il fatto che è in bianco e Nero, colpisce ancora di più il fatto che si può realizzare un film stupendo senza usare effetti speciali, senza parolacce, senza scene di sesso o tette sparse qua e là che non c’entrano nulla, senza scazzottate senza sangue, senza vampiri o licantropi, ci potete credere Figlie mie? Eppure, Frank Capra ci è riuscito. Sapete Come? Con degli attori Fantastici, non certo arrivati dal Grande Fratello, ci è riuscito con una storia, una storia vera che ti coinvolge, e ti commuove fino alle lacrime, con Garbo parola uscita da tanto tempo dal Zanichelli, con amore e Altruismo.
Quello che più mi ha colpito però è questo: James Stewart per una serie di circostanze sfavorevoli decide di farla finita e dal cielo inviano Clarence, un angelo senza ali per salvarlo. Clarence lo trova su un ponte, mentre pensa di buttarsi giù, e lo anticipa e si butta in acqua per primo. Stewart senza pensarci un Attimo si butta nel fiume per salvarlo. Quando Clarence gli confessa che è un Angelo James non ci crede, allora l’angelo gli chiede di metterlo alla prova: cosa vorresti gli chiede, esaudirò un tuo desiderio…. Vorrei non essere mai nato è la risposta, e voilà il santo esaudisce il suo desiderio. Cominciano a camminare insieme per la sua città che però ora è diversa. Non c’è il quartiere che lui ha creato per i poveri, suo fratello è morto perché all’età di 12 anni lui non l’ha potuto salvare quando è caduto nel ghiaccio, ma poiché suo fratello era un eroe di guerra che aveva salvato 200 persone …. esatto morti tutti. Il sig. Gower è diventato un alcolizzato perché lui non c’era per accorgersi che vi modo accidentale aveva messo in una medicina veleno per topi, e il ragazzo è morto. Il suo paese è succube del cattivissimo Mr Jones perché lui non c’era e nessuno ha avuto il coraggio di andargli contro. Quando James vede tutto ciò decide che vuole vivere perché’ la vita è meravigliosa.
Penso che tutti noi dovremmo ogni tanto fermarci, e pensare a come sarebbe la vita senza di noi, e se ci rendiamo conto che tutto sommato non cambierebbe nulla, allora dovremmo dirci, sto sbagliando sicuramente qualcosa, si finora ho vissuto solo per me, ma da domani, anzi da questo momento non sarà più cosi’.
Perché’ la nostra vita ha un senso solo se abbiamo fatto qualcosa per gli altri e per la comunità a cui apparteniamo.
Mate Sirinic